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Centrolegno

Nautilus_l'hotel in legno più grande d'Europa

Hotel Nautilus: l’hotel in legno più alto d’Europa

Sette mesi per sette piani. Una struttura costruita interamente in legno: il Nautilus, l’hotel in legno più alto d’Europa, è il simbolo delle capacità illimitate della bioedilizia.

L’hotel in legno più grande d’Europa: Il progetto

Quando si progetta una nuova struttura si prendono in considerazione diverse variabili: velocità di realizzazione, materiali, resistenza agli eventi naturali, capacità di isolamento, ritorno di investimento nel lungo periodo… Una volta comprese le priorità si definisce la realizzazione. Il progetto Nautilus, tra le altre peculiarità, richiedeva un elemento in particolare: la velocità di esecuzione. Partendo da questo assunto, la scelta è stata ovvia: la bioedilizia, e la scelta del legno, avrebbero permesso una realizzazione veloce, più veloce di qualsiasi altra architettura. Veloce, sì, ma anche sicuro?

L’hotel in legno più grande d’Europa: quali difficoltà?

Nautilus_l'hotel in legno più grande d'Europa

 

Sette piani e 2.458,00 metri quadri di superficie in una delle zone, Pesaro, più sismiche d’Italia. Come può il legno resistere alla forza di un terremoto? La prima soluzione è strettamente progettuale: creare una struttura quadrata avrebbe permesso una maggiore resistenza alle sollecitazioni, garantendo stabilità ed elasticità anche contro i terremoti più violenti. Ma non basta. Un altro asso nella manica delle strutture in bioedilizia è la versatilità. Così come una comune automobile è costruita per deformarsi all’impatto per dissipare l’energia cinetica sulla struttura e non sul passeggero, così il Nautilus riesce a dissipare queste sollecitazioni attraverso le connessioni metalliche che collegano gli elementi in legno. In caso di terremoto è l’acciaio a deformarsi disperdendo l’energia, permettendo al legno di mantenere la struttura salda.

 

 

 

L’hotel in legno più grande d’Europa: legno, sì, ma quale?

Abbiamo già parlato delle diverse tipologie di legno e delle loro qualità, constatando che la parola “legno” non rende minimamente giustizia ad uno dei materiali più variegati e complessi che la natura ha creato. Per il Nautilus è stato utilizzato l’abete. L’abete rosso è l’essenza più usata come materia prima grazie alla sua lavorabilità, leggerezza e reperibilità. il sistema costruttivo usato è stato il CLT (Cross Laminated Timber), pannelli formati da strati di legno sovrapposti e incollati uno sull’altro in modo che la fibratura di ogni singolo strato sia ruotata nel piano di 90° rispetto agli strati adiacenti. Con questa tecnologia, la resistenza del legno, già di per sé buona, viene moltiplicata.

 

Nautilus_l'hotel in legno più grande d'Europa

Nautilus_l'hotel in legno più grande d'Europa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il pannello CLT (Cross Laminated Timber), in italiano X-LAM, è un pannello di legno massiccio a strati incrociati versatile, sicuro, innovativo; è formato da più strati di tavole (composte per il 99,4% di legno di abete e solo lo 0,6% di collante privo i formaldeide), sovrapposti e incollati uno sull‘altro in modo che le fibre di ogni singolo strato siano ruotate di 90° rispetto a quelli adiacenti. Grazie all’incollaggio per strati longitudinali e trasversali è possibile ridurre al minimo i movimenti del legno, con una conseguente stabilità dimensionale. Nasce come naturale evoluzione del legno lamellare a sviluppo lineare (travi) e si dimostra un materiale da costruzione dai numerosi vantaggi rispetto alle costruzioni in edilizia tradizionale, ma anche migliore sotto il punto di vista tecnico – strutturale, rispetto alle altre tecnologie costruttive in legno.

L’hotel in legno più grande d’Europa: un progetto che segna un cambiamento

L’hotel Nautilus è stato uno dei nostri progetti più complessi, sia dal punto di vista architettonico che logistico, e che ha illuminato la strada verso l’uso della bioedilizia, una pratica sempre più comune ma ancora poco compresa, e che ha permesso, in soli sette mesi, la realizzazione della struttura di grandi dimensioni in grado di resistere alle condizioni avverse presenti in una zona fortemente sismica.

Su cosa si fonda, quindi, la bioedilizia?